PER NON MORIRE
L’unica
certezza che abbiamo dal momento in cui nasciamo è che moriremo. Non ci è dato però sapere nè quando nè come. Non ci è nemmeno dato di conoscere come vivremo, così l’esperienza della vita si
dipana giorno dopo giorno con le sue imprevedibilità e le sue apparenti certezze che scompaiono subito dopo essere state conquistate con tutta la nostra forza.
Come
vorremmo morire? Questa è una domanda già difficile a porsi, che nasconde in sè un altro grande interrogativo: come vorremmo vivere?
E aggiungo:
come vorremmo vivere prima di morire? E, ancora: come potremmo vivere per non morire?
“Per non
morire” più che un seminario è una provocazione, un modo di guardare alla vita che va e a quel che ne resta, ai tanti uomini e donne che passano da questa esistenza e lasciano una impronta, un
percorso per capire se qualcuno è in grado di riconoscerla questa impronta, di conservarla, di portarne avanti il cammino. Lasciamo tutti impronte e siamo tutti impronte di un cammino, il cammino
della vita su questa terra e forse anche oltre. Terra sulla quale anche se moriamo e fisicamente ci decomponiamo abbiamo la possibilità, forse, di non morire del tutto, di non scomparire davvero,
se riusciamo ad accompagnare con umana prossimità chi sta morendo.
Non moriamo
riusciamo a fare della nostra vita personale un giardino di cui prendersi cura affinchè il profumo delle nostre rose possa continuare a sentirsi a lungo anche dopo la nostra morte, ispirando, chi
rimarrà, a prendersene cura, o semplicemente chi di passaggio gli rivolgerà un fugace sguardo.
Da chi
siamo ispirati? Chi e cosa vogliamo ispirare?
Come vorrei
dare senso e cosa da senso al mio stare al mondo?
Siamo tutti
dei morenti se ci pensiamo bene, dobbiamo solo scegliere come e se starci accanto in questo cammino a volte lento a volte vorticoso, affinchè questa apparente discesa divenga un bel viaggio e il
viaggio diventi un pezzetto, un ponte, una radura, lungo l’immenso cammino del’umanità.
Modalità
Il corso è
fatto di persone che, in cerchio, si confronteranno su un tema molto delicato, immenso, sfuggente, difficile da maneggiare, ma prezioso come la vita stessa. Il conduttore cercherà di accompagnare
i presenti in un percorso teorico ed esperienziale che ha due obiettivi:
- aiutare i
partecipanti a sostenere il peso di domande molto importanti e profonde circa la propria vita e quella di chi amano
- aiutare i
partecipanti a trovare dei modi per stare accanto a chi muore e per prepararsi alla propria morte
Durata del corso
Sabato e
domenica
9-13; 14 -
18:30
Conduce
Michele
Galgani, psicologo, psicoterapeuta della gestalt, palliativista presso Hospice Aurelio Marena di Bitonto (BA). Lavora da 11 anni in cure palliative, ha conseguito il master in cure palliative per
psicologi dell’Università di Bologna (direttore: prof. Francesco Campione).
E’
supervisore presso hospice e associazioni di volontariato che operano nell’ambito delle cure palliative. E’ autore del libro: Sto con te. Accompagnare sè stessi e gli altri verso la fine della
vita (L’Età dell’acquario, 2010, Torino).
Nonostante
tutto…é vivo.
Info e
iscrizioni
Michele
Galgani: 339.4827099 - galganius@gmail.com